Intervista con Davide Jabes e Cristina D’Addato

Davide Jabes e Cristina D'Addato

Davide Jabes e Cristina D’Addato, rispettivamente dottorando di ricerca presso l’Università IULM di Milano e Responsabile Comunicazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, sono i docenti del corso di Comunicazione pubblicitaria svolto durante il Periodo propedeutico del Master.

Quali sono gli argomenti trattati durante le lezioni?

Partiamo da una rapida panoramica dei modelli di comunicazione, applicabili con alcune variazioni sia alla comunicazione interpersonale che a quella di massa. Quindi ci concentriamo sulla pubblicità, definendo la struttura di un’agenzia –  il chi fa che cosa – e simulando la nascita di un’idea. Ripercorriamo ogni fase: dal rapporto con la committenza all’analisi strategica, dal processo creativo al momento di produzione e uscita della campagna. Infine, diamo alcuni strumenti di valutazione del prodotto finito.

Considerando la nostra formazione di base cerchiamo di coniugare teorie, tecniche e pratiche non perdendo di vista gli aspetti legati alla psicologia della fruizione e del consumo di prodotti e media.

Cerchiamo inoltre di fornire esempi di comunicazione pubblicitaria differenti per finalità e canali analizzandone le principali caratteristiche, vincoli e opportunità.

Visto che il tema che trattiamo è in rapida evoluzione, il programma può subire alcune modifiche di anno in anno. L’interazione è fondamentale nei nostri incontri: costruiamo e decostruiamo insieme quello che osserviamo e cambiando gli studenti, cambiamo anche noi.

Quali sono le direzioni in cui sta andando la comunicazione pubblicitaria?

È una domanda difficile soprattutto per il momento storico che stiamo vivendo.

Se guardiamo il bicchiere mezzo vuoto, la pubblicità vive in rapporto al mercato dove è inserita e in funzione delle persone a cui si rivolge. Oggi i mercati sono instabili, le persone ancora di più. Meno investimenti, più sfiducia.

Se guardiamo il bicchiere mezzo pieno, sicuramente, negli ultimi anni c’è stata l’esplosione di nuove tecniche e forme di comunicazione oltre che di nuovi spazi di interazione con il pubblico (la rete su tutti). Sono forme e spazi da reinventare, con linguaggi completamente nuovi che è necessario imparare per non perdere delle opportunità, soprattutto a causa del sovraffollamento di input nel quale siamo immersi.

Quali sono i progetti a cui state lavorando?

Jabes In questo periodo, sto lavorando prevalentemente in università e in una società di consulenza organizzativa, mi occupo molto di più di ricerca su temi legati alla psicologia della comunicazione e alla psicologia dei consumi. Gli interventi che svolgo nelle organizzazioni sono mirati a massimizzare l’efficacia della comunicazione interna, mentre ho collaborato a strutturare la comunicazione esterna di alcuni enti no-profit.

D’Addato Da due anni sono la responsabile della comunicazione corporate del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Mi occupo di strategie di comunicazione e sono la copywriter di tutti i testi del museo, dai materiali istituzionali alle campagne di comunicazione e ai pannelli per le nuove esposizioni. La mia attività di formazione in università, enti pubblici e privati si concentra soprattutto su educazione ai media, scrittura efficace e comunicazione di pubblico interesse.

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