Intervista con Pascal Maresch

Pascal Maresch

Pascal Maresch, artista multimediale e membro del management group del Futurelab dell’Ars Electronica Center di Linz, è da tre edizioni il docente del corso di Sceneggiatura Multimediale presso il Master. Maresch rivela la sua visione personale di Arte e Multimedia, legata in particolare alla ridefinizione dello spazio pubblico in funzione dei nuovi media digitali.

Quali sono gli argomenti trattati durante le lezioni?

Durante il corso di Sceneggiatura multimediale tratteremo temi che riguardano gli approcci artistici nello stoytelling tramite media digitali. Ci concentreremo sulla relazione tra narrazione, suono e visione in diversi tipi di applicazioni, e sulle potenzialità di sviluppo di contenuto narrativo con diversi strumenti per l’interazione. Un altro argomento sarà l’utilizzo dei mezzi di comunicazione per la presentazione di formati e la produzione di contenuti digitali per questo scopo. Seguiremo lo sviluppo dell’efficienza dei media nel caso della fusione tra elementi visuali, acustici e performativi e studieremo alcuni progetti realizzati nel contesto di Ars Electronica.

Qual è lo stato dell’arte del Multimedia oggi?

Una delle direzioni in cui multimedia e arte digitale potrebbero andare è legata alla ridefinizione dello spazio pubblico in quanto la dimensione urbana sta per essere progettata con le stesse caratteristiche di un ambiente multimediale. La digitalizzazione sta creando un impatto fisico sul paesaggio urbano stesso. L’architettura oggi è dotata delle qualità dei media e delle infrastrutture che vanno da arredi telematici precostituiti a interfacce per servizi geo-localizzati con l’obiettivo di collegare insieme sfere virtuali e materiali di comunicazione. Incontri creativi oltre il regno dell’advertising e décor high-tech forniscono dimostrano la crescente consapevolezza della mediatizzazione della società moderna. I risultati di queste confluenze si integrano nei loro ambienti fisici come interventi sottili, in aggiunta a quelli incaricati di svolgere determinati compiti spesso banali. Le manifestazioni di arte digitale oltre i confini del contesto espositivo, come un elemento architettonico o in forma telematica di configurazione di un ambiente, ha richiesto l’emergere di una nuova qualità da parte delle installazioni.

I dispositivi portatili forniscono accesso a reti di informazione completamente sovrapposte al paesaggio urbano e sono sempre più collegati con le superfici di proiezioni dei media locali. I media artist sono in procinto di scoprire ed esplorare questo dominio emergente, come fosse un campo da gioco per le loro attività. Le architetture digitali sono inoltre più flessibili e offrono così ai media designer una sorta di vantaggio home-field in quanto consentono lo sviluppo e l’implementazione di nuovi concetti per la configurazione della sfera pubblica virtuale.

Che tipo di progetti state lavorando ora?

Ho appena completato il mio lavoro sulla messa in scena l’opera Il mondo della luna di Joseph Haydn al Festival Bruckner di Linz 2009. Continueremo a sviluppare forme di espressione computer-aided, con l’obiettivo di creare blocchi di costruzione per una forma ampliata di scenotecnica.

Dopo l’apertura del nuovo Ars Electronica Center nel contesto della Capitale Europea della Cultura 2009, stiamo affrontando oggi una situazione nuova sfida in termini di strutture e campi di attività. Sono stato incaricato di costruire un Media Performance Group dedicato presso l’Ars Electronica Futurelab.

English version

At the master you teach the course called “Sceneggiatura multimediale”. What are the themes you treat during the lessons?

At the course “Sceneggiatura multimediale” we will treat themes that circle around artistic approaches in storytelling via digital media. We will focus on the relations of story, sound and vision in different kinds of applications and the potentials of developing narrative content by different means of interaction. Another topic will be the use of media in staging formats and the production of digital content for this aim. We will follow the development of media performances concerning fusions of visual, acoustic and performance art and have a closer look on projects that have been realized in the context of Ars Electronica.

What is the state of the art of Multimedia today?

One direction multimedia and digital art might go is linked to the redefinition of public space in a way that the urban realm is being equipped to function as a multimedia environment. Digitization is making a physical impact on the cityscape itself. Architecture is being endowed with the qualities of media and infrastructure ranging from built-in telematic furnishings to location-based services forms interfaces to linking up virtual and material spheres of communication. Creative encounters beyond the realm of advertising and high-tech décor deliver real proof of the growing awareness of the mediatization of modern society. The results of these confluences integrate themselves into their physical settings as subtle interventions, in addition to ones charged with accomplishing often mundane tasks. The manifestations of digital art beyond the confines of the exhibition context—as an architectural component or in the form of the telematic configuration of an environment—has meant the emergence of a new quality on the part of installations.

Hand-held devices provide access to information networks that completely overlay the cityscape and are increasingly linked up with local media projection surfaces. Media artists are in the process of discovering and exploring this emerging domain as a playing field for their activities. Furthermore, digital architectures are more flexible and thus offer media designers a sort of home-field advantage as they go about developing and implementing new concepts for the configuration of the virtual public sphere.

What kind of projects are you working on now?

I just completed my work on staging the opera “Il mondo della luna” by Joseph Haydn at the Bruckner Festival 2009 in Linz. We will go on developing computer-aided forms of expression with the aim to create building blocks for an augmented form of stagecraft.

After the opening of the new Ars Electronica Center in the context of the European Capital of Culture Linz 2009 we are facing now a challenging new situation in terms of structures and fields of activity. I am in charge now of building up a dedicated Media Performance Group at the Ars Electronica Futurelab.

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