Il web design di un festival internazionale: intervista con Giorgia Nicoli

Giorgia Nicoli

Isole che Parlano è un festival internazionale di Musica, Teatro e Arti Visive che si svolge annualmente a Palau, organizzato tra gli altri dall’ex allieva del Master Giorgia Nicoli.

Abbiamo intervistato Giorgia, attualmente web and graphic designer freelance, che ci ha raccontato la sua esperienza di lavoro durante le ultime edizioni del festival.

Buongiorno Giorgia, puoi parlarci del festival e di cosa vi ha portato a organizzarlo?

Il Festival Isole che Parlano nasce da un’idea di Paolo e Nanni Angeli, che insieme all’Associazione Sarditudine dirigono e curano la realizzazione e la gestione dell’intero progetto dal 1996.

Io entro a far parte dello staff nel 1999. Dal 2004, anno in cui ho frequentato il Master in Multimedia, ho iniziato ad occuparmi della sezione web, fino ad allora pressochè inesistente, se si eccettua la presenza in rete di alcune semplici pagine in HTML. Ho cominciato con un sito in Flash per poi passare a Joomla e infine quest’anno a WordPress.

Nell’organizzazione e realizzazione di un festival le attività da realizzare sono molte e non sempre si svolge solamente il ruolo che ci viene assegnato. Nel mio caso infatti mi occupo non solo del sito web, ma anche della grafica e stampa di magliette, pass, cartellonistica varia (in linea con la grafica ufficiale del festival curata da Alessandro Sordi)…insomma, ci ritroviamo tutti, direttori artistici e staff tecnico compresi, a svolgere i compiti più svariati per la buona riuscita dell’evento. Questo rende anche bene l’idea della dimensione umana del nostro progetto, che ci appassiona e ci arricchisce non solo da un punto di vista professionale e nel quale siamo tutti animati da un forte spirito di collaborazione, elemento fondamentale per la perfetta riuscita della manifestazione.

Isole che parlano

Manifesto del festival Isole che parlano.

Il programma è molto ricco, quali sono i momenti più interessanti di questa edizione?

Il Festival quest’anno ha ribadito la formula consolidata: fotografia di reportage, laboratori arte-infanzia (a cura di Alessandra Angeli), lezioni/incontri, concerti serali, proiezioni video, interazioni con il territorio, con dislocamento degli eventi al tramonto in aree archeologiche (Tombe dei Giganti), nei monumenti naturali (Roccia dell’Orso) e nelle spiagge. Il binomio tradizione e innovazione e il tema a volte ritornano erano l’asse portante della manifestazione. Tra gli artisti in cartellone per l’edizione del 2012 abbiamo proposto le musiche campane e salentine del quartetto femminile Assurd, il flamenco di José Martín Yánez ‘El Salao’ (accompagnato  dal chitarrista José Andrés Cortés e dalla ballerina Sara Barrero) il canto a tenore del Cuncordu Bolothanesu e Tenore Ulianesu, i ‘Solos’ del batterista Roberto Dani e del violoncellista Francesco Guerri, il canto a chitarra gallurese e logudorese, il reportage fotografico Primary education in rulal China, di Mattia Vacca.

Il festival ha vissuto per una settimana di questa coralità ed è difficile dire quale evento abbia avuto maggiore forza. È come un grande affresco collettivo, dove ogni artista realizza il proprio contributo. Poi c’è stato il fuori programma sull’isola di Spargi: un solo in semiacustico di Paolo Angeli nella fantastica e suggestiva Cala Corsara, con circa 800 spettatori. Un sogno coronato che allarga i confini di Isole che Parlano.

Un’ultima domanda riguarda la tua attività di web designer per il sito della manifestazione, puoi raccontarci le attività che sono state svolte in questi anni per la sua promozione nei canali digitali?

Dal 2004 gestisco il sito internet www.isolecheparlano.it in piena autonomia, coordinandomi con la direzione artistica, l’ufficio stampa e il settore grafico.

Come ho accennato prima, inizialmente avevo realizzato il sito in Flash, una soluzione molto interessante e sicuramente coinvolgente dal punto di vista della creatività e del gusto estetico, quindi ottima per la realizzazione di un sito vetrina. Nel 2009, sono passata al CMS Joomla perchè la tecnologia Flash, oltre a rendere le pagine del sito pesanti e lente da caricare, mi poneva di fronte al problema e alla difficoltà di una buona indicizzazione del sito, cosa che per un evento di questo tipo resta la priorità assoluta. Joomla, inoltre, mi consentiva di gestire e aggiornare i contenuti del sito attraverso una semplice interfaccia web, con minori tempi di esecuzione e in maniera molto intuitiva e semplice.

Quest’anno ho optato per un rifacimento totale del sito mediante l’utilizzo di WordPress, un sistema anch’esso molto versatile e SEO friendly, che risulta essere un buon compromesso tra estetica, standard web e usabilità, oltre che per la sua facilità d’uso e rapidità nell’aggiornamento dei contenuti. WordPress ben si adatta anche ai sempre più diffusi dispositivi mobili che oggi rappresentano un’importante fetta di potenziali utenti.

Per una più ampia diffusione dell’evento in rete ho anche ritenuto di strategica importanza attivare un canale per la diretta streaming di alcuni dei concerti in programma.

Col crescere dell’importanza dei social networks mi sono occupata anche della realizzazione e la gestione di pagine in altri canali come Facebook, YouTube, Twitter e MySpace, in modo da far conoscere il più possibile la manifestazione e garantire massima visibilità e risonanza.

Biografia

Giorgia Nicoli, Web & Graphic Designer freelance, vive e lavora a Palau nel nord Sardegna. Nel 2002 si laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze. Nel 2004 si diploma al Master in Multimedia Content Design presso l’università di Firenze e decide di ritornare in Sardegna.

Dal 2004 si occupa della promozione in rete del Festival Internazionale Isole che Parlano, curandone il sito web ufficiale e gli altri canali di promozione online (Facebook, Twitter, Myspace e YouTube).

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