Creatività e Graphic design di applicazioni mobile per il mondo fashion: Matteo Valecchi

Matteo Valecchi

Matteo Valecchi, laureato in Lettere con una tesi in Linguistica italiana, si è contraddistinto come uno dei migliori studenti durante la specializzazione in Interactive Media del Master 2011.

Durante il corso di Interface design diretto da Lea Landucci, Matteo ha infatti realizzato la creatività e il design di un’ipotetica applicazione iPhone scegliendo come case study una fra le aziende partner del Master.

Matteo racconta non solo il lavoro svolto durante il corso, ma anche le motivazioni che lo hanno portato a iscriversi al Master e i suoi progetti futuri.

Qual è stato il percorso formativo che ti ha portato a iscriverti al Master?

Se dovessi descrivere con una frase la mia vita direi una serie di fortunate decisioni dettate dall’istinto; tuttavia quella che da sempre è stata la mia più grande passione, la grafica, non è mai riuscita a ritagliarsi uno spazio significativo e più volte ho percorso strade che mi hanno portato in direzioni opposte.
Eppure le tracce di un’innata appartenenza al mondo del design e dei nuovi media si ritrovano già a partire dalla metà degli anni Novanta, quando all’età di 8 anni tra i miei giochi preferiti figuravano Paint e un software di impaginazione grafica su DOS con cui preparavo bigliettino d’auguri.

Devo molto a mio padre, che mi ha trasmesso la passione per le nuove tecnologie e che provvedeva sempre a installare sul computer gli ultimi programmi di disegno. Un giorno è apparso Photoshop 5.0 ed è stato amore a prima vista, il luogo in cui le barriere di Paint venivano definitivamente abbattute.

Sono entrato subito in sintonia anche con internet, vivendo in prima linea gli anni in cui Netscape Navigator veniva tristemente abbattuto da Internet Explorer, Napster e il p2p mettevano in crisi il mercato discografico e il blog diventava il luogo per eccellenza in cui dare sfogo ai miei pensieri e lavori grafici.
Finite le superiori e con una media del 10 in Informatica tutti avrebbero scommesso su un mio futuro in quel campo; tuttavia scelsi di continuare i miei studi universitari nel settore della comunicazione pubblicitaria presso l’Università degli Studi di Firenze. Dopo anni di studio teorico e di stampo umanistico la mia forte indole grafica non trovava più un modo adeguato per esprimersi, anche se la creatività non mi abbandonò mai, intraprendendo una serie di sperimentazioni legate ad ambiti diversi: dalla pittura al video editing, dall’attività di DJ a quella di costruttore di installazioni luminose.

Mi sono laureato con una tesi di ricerca in Linguistica Italiana dal titolo La Lingua dei Programmi Televisivi di Divulgazione Scientifico-Culturale dagli Anni Cinquanta a Oggi, grazie alla quale ho terminato il mio percorso di studi triennali con il massimo dei voti. Tuttavia lo studio approfondito di una materia fortemente tecnica come la linguistica non solo ridusse al minimo la mia identità creativa, ma contribuì a farmi capire che quel mondo non mi apparteneva. Decisi quindi di partire per l’Australia alla ricerca di nuovi stimoli e risposte.

Ho vissuto per quasi un anno a Melbourne, immerso in un nuovo contesto multi-culturale e fortemente innovativo. A settembre 2010 sono stato scelto per un tirocinio all’Istituto Italiano di Cultura presso cui mi sono principalmente occupato della preparazione di poster e della gestione del sito web, rigenerandomi da un punto di vista creativo e acquisendo la consapevolezza che la grafica e il web-design avrebbero potuto essere più di una semplice passione. Ho anche rafforzato il mio bagaglio di esperienze tramite una collaborazione gratuita con Pacific Magazines, un’importante agenzia pubblicitaria australiana.

Sarei voluto rimanere in Australia ancora a lungo, ma ho deciso di tornare in Italia per cominciare a pianificare le basi di quello che sarà il mio nuovo futuro. Ho scelto di iscrivermi al master per acquisire un metodo e rendere più razionale il mio indomabile istinto creativo.

Durante il corso di Interface Design hai scelto di creare il design di un’ipotetica applicazione mobile per un brand del mondo della moda come Gucci. Puoi descrivere il lavoro che hai svolto?

Durante il corso ho avuto modo di approfondire la conoscenza delle diverse interfacce grafiche e riflettere sul giusto compromesso tra accessibilità ed efficacia comunicativa.

Il primo lavoro che ho sviluppato è stato quello di ridisegnare il logo del Gucci Group (gruppo che include otto importanti case di alta moda) e costruire un nuovo mock-up grafico per l’home page del loro sito. Successivamente ho dovuto ideare e disegnare l’interfaccia grafica di un’applicazione per iPhone dedicata allo stesso brand.

L’app che ho ideato si chiama Daily Fashion e ha il compito di consigliare all’utente l’accessorio o l’indumento perfetto in base al contesto in cui si trova. Tramite l’uso della geolocalizzazione vengono rilevate, temperatura, meteo e stagione (ad esempio se piove verrà consigliato un ombrellino firmato mentre un cappello di paglia potrebbe essere l’ideale per una giornata soleggiata). L’aspetto vincente deve stare proprio nella personalizzazione dei risultati, anche grazie all’inserimento di alcuni dati personali relativi al proprio aspetto.

Tra le altre funzioni disponibili figurano la possibilità di creare una lista dei desideri (wishlist), trovare il negozio che vende l’accessorio più vicino a noi e presentare gli otto brand appartenenti al gruppo in una sezione informativa.

Gli obiettivi dell’applicazione sono: far conoscere le collezioni dei brand appartenenti al Gucci Group, far conoscere dove sono dislocati i negozi monomarca, fidelizzare l’utente e convincerlo ad usare l’app ogni giorno, creare un bisogno di acquisto.

Esempio del lavoro di Matteo per l'applicazione mobile.

Esempio del lavoro di Matteo per l'applicazione mobile.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri nel campo dei digital media?

Come obiettivo a breve termine mi sono posto quello di apprendere il più possibile nei restanti mesi di master e dimostrare concretamente il mio valore nel periodo di tirocinio.

Spero che in futuro la mia creatività possa esprimersi adeguatamente e che un settore fortemente entropico come quello dei digital media, le cui componenti sono fortemente propense a intersecarsi tra di loro, sia la base per la ricerca di nuove e interessanti dinamiche.

Ovviamente sono conscio del fatto che per raggiungere certi livelli dovrò partire dal basso e lavorare molto sodo, ma il tutto è compensato dalla speranza di veder trasformata in mestiere quella che una volta era una semplice passione.

Infine, dopo aver acquisito la sufficiente esperienza, mi piacerebbe ampliare ulteriormente le mie vedute e fare un’esperienza all’estero in realtà digitali più estese che in Italia.

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