Intervista con Agnese Benassi

Agnese Benassi, Team leader del settore contenuti di Space Spa, società di innovazione tecnologica dedicata alla cultura, al turismo e alla promozione del territorio, lavora da anni alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni per la gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale.

Agnese ha conseguito il diploma del Master durante l’edizione 2002-2003.

Qual è stato il tuo percorso professionale dal master fino a oggi?

Avevo iniziato lo stage di fine master in una media agency di Milano, la Think Spa, molto rinomata all’epoca, dove aggiornavo il loro portale Hot.it. Ero partita armi e bagagli convinta che sarei rimasta a Milano a lungo, e invece dopo appena un mese e mezzo di stage la bolla scoppiò: in Think tirava aria di crisi e venni dirottata a finire lo stage a Prato, alla Space, dove mi trovo tuttora.

Il mio percorso professionale si è quindi svolto soprattutto qui: appena arrivata sono stata inserita nel gruppo di lavoro di un progetto europeo per un anno e mezzo, esperienza bellissima che mi ha permesso di viaggiare e lavorare con partner di varie nazioni ad un progetto sull’opera lirica e le tecnologie. Concluso il progetto, sono entrata nel settore contenuti dell’azienda dove, dal fare un po’ di tutto, mi sono specializzata nell’area web, portando avanti quelli che erano i miei interessi già dai tempi del master: architettura dell’informazione, usabilità, accessibilità. Col tempo sono poi diventata team leader del settore contenuti, ma continuo a fare anche il web project manager.

Uno dei tuoi progetti più importanti è l’adeguamento alle specifiche sull’accessibilità ed usabilità dei siti web dell’Uncem Toscana e delle Comunità Montane della Val di Bisenzio, del Casentino, delle Colline del Fiora, delle Colline Metallifere, dell’Alta Versilia e dei relativi Comuni, puoi raccontarci la sua storia?

Si tratta di un progetto ancora in corso, anche se in chiusura, e per me è stato significativo non tanto dal punto di vista della progettazione, ma come sfida dal punto di vista del management.

Il progetto prevede infatti l’adeguamento di ben 28 siti web ai requisiti dell’accessibilità, con specifiche e fasi di lavoro scandite dal capitolato d’appalto: sviluppo su piattaforma CMS con prototipo unico per tutti i siti ma personalizzato per ogni ente, molti servizi accessori come servizio IVR, versione mobile, autenticazione con carta elettronica, interoperabilità con la rete degli URP della Regione Toscana e altro ancora. Con un unico gruppo di lavoro e tempistiche ristrette, organizzare e portare avanti le attività in parallelo è stato molto difficile; per fortuna siamo ormai in dirittura d’arrivo…

Quali sono i progetti a cui stai lavorando?

Lavoro su cose molto varie, ed è questo il bello. I primi che mi vengono in mente sono Smartcity, un progetto di ricerca per lo sviluppo di sistemi software per la produzione semi-automatizzata di contenuti digitali destinati alle tour guide in ambito museale, cittadino o in ambienti 3D. Sto poi seguendo alcuni aspetti della progettazione esecutiva del Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi, che prevede un percorso espositivo molto evocativo basato anche su applicazioni digitali interattive come tavoli, vetrine e proiezioni su fog screen. Un altro progetto riguarda lo sviluppo del Sistema Omogeneo di Identità Visuale dei Luoghi della Cultura in Sardegna.

Quello che mi piace di più però, ed è anche il mio buon proposito per l’anno nuovo, è l’opportunità di creare esperienze formative per le persone del mio team. Manca sempre il tempo, ma è bello quando riusciamo a lavorare insieme, ad accrescere le nostre conoscenze, ad approfondire e condividere tematiche nuove.

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