Creare filtri Instagram con Processing.js su Android

Lo studente del Master MM Stefano Cerelli

Da qualche giorno è terminato il corso di Base Media Processing, in cui gli studenti hanno realizzato un prototipo di app per creare filtri in stile Instagram. Tra gli studenti più meritevoli Stefano Cerelli, appassionato di Interaction design. Lo abbiamo intervistato.

Buongiorno Stefano, puoi descrivere il lavoro che hai svolto durante il corso di Base media processing?

Il corso di Base media processing è stato quello in cui non solo mi sono divertito di più, ma ho anche prodotto numerosi risultati.

Sia il professor Nunziati, molto preparato, disponibile e vicino a noi studenti, sia la materia, hanno reso questo primo periodo veramente bello.

Dopo aver svolto la prima parte di teoria ci siamo lanciati sul codice come dei pazzi, cercando, quasi come se fosse una gara amichevole tra studenti, di arrivare a studiare ogni singola parte di questo fantastico linguaggio.

L’altra cosa bella che questo corso ha portato è stata la collaborazione nata tra noi studenti che restavamo al master sino a tarda serata ad aiutarci l’un l’altro.

Prototipo dell'app per Android creata da Stefano durante il corso di Base Media Processing

Qual è stato il percorso formativo che ti ha portato a iscriversi al Master?

Arrivo dall’Accademia di Belle Arti di Frosinone, Facoltà di Media Art. Durante i miei tre anni di studio ho conosciuto persone che mi hanno insegnato tanto, sia professori che compagni di corso, con i quali ho sempre sperimentato sulle nuove tecniche di design visuale.

Dopo questi tre anni sentivo che per completare la mia figura professionale avevo bisogno ancora di qualcosa, ed ho pensato che quel qualcosa poteva darmelo questo Master, ed eccomi qui, sto entrando al terzo mese e per ora mi sto divertendo e sto imparando un casino.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri nel campo dei digital media?

Il mio obiettivo principale è quello di terminare il Master dando il massimo e successivamente svolgere un periodo di lavoro come web developer, per creare una solida base di conoscenza dei linguaggi di programmazione che, per quanto mi riguarda, reputo un aspetto molto importante nel mondo dell’interazione uomo/macchina. Successivamente punterò sulla disciplina dell’interaction design.

Buffer